La Bologna di Dozza e Dossetti: storia passata o spunto di riflessione?

Interventi di Walter Tega e Stefano Zamagni. Modera Forte Clò.

  • Data: 02 GIUGNO 2025  dalle 18:00 alle 19:30

  • Luogo: Sala dei Giganti, Rocca dei Bentivoglio, Bazzano (Valsamoggia)

Dozza e Dossetti, due persone di straordinaria importanza per la storia della nostra città. Dopo una campagna elettorale non priva di asprezze e di elementi di contorno non certo fra i più costruttivi: il risultato elettorale confermò il primato del PCI e assegnò alla lista DC, di cui Dossetti era capolista indipendente, il 27,8%. Quella campagna elettorale del 1956 portò la firma del cardinal Lercaro che costrinse Giuseppe Dossetti a candidarsi nel tentativo di strappare la città alla egemonia comunista. Si misurarono due programmi elettorali ricchi di contenuti, anche profondamente diversi, e che non facevano certo presagire un confronto reale e concreto e un altrettanto concreto scambio di contenuti.

Tutti e due erano stati deputati Costituenti, entrambi partigiani, “ovviamente” antifascisti, con una idea della politica strettamente connessa alla vita delle persone, alle loro necessità e alle loro aspirazioni. Da qui idee per la città, per il suo sviluppo, per la sua caratura democratica, idee che avrebbero portato a un confronto produttivo e originale. Molte idee trovarono infatti attuazione già negli anni del governo di Giuseppe Dozza e anche negli anni successivi.

La convinzione che ci fossero muri da abbattere, ponti da costruire, idee da confrontare e anche da condividere trova in quegli anni ospitalità. Quei fatti, troppo succintamente riassunti, aprono a una stagione nuova o no? Insomma, come sempre la storia insegna o quella storia è ormai troppo lontana? Sentinella a che punto è la notte…

A cura del Comitato per la Torre di Oliveto.